Io ho pensato che il Nobel a Bob Dylan fosse il riconoscimento ufficiale a una parte di storia che ha dato tantissimo alla cultura occidentale, cioè la musica (e tutto quello che le girava attorno) degli anni '60 e '70. Di cui Bob Dylan è non solo il poeta, ma anche uno degli ultimi simboli viventi.
Vittorio Zucconi, nel suo articolo su Repubblica, va oltre, aprendo nuove prospettive, più solide e attuali forse: «In questi giorni tristi nei quali l'America politica mostra al mondo il proprio volto peggiore, un Nobel strappa dalla penombra del tempo il suo volto migliore, quello della poetica e del sound che Bob Dylan incarna e di quell'America che avevamo tanto amato.» [Qui c'è la parte centrale del bellissimo articolo che vi consiglio di leggere e poi la conclusione:] «Il Nobel per la letteratura a Bob Dylan, che sfonda la sempre più friabile paratia di cartongesso fra cultura alta e cultura bassa, è un tributo nostalgico rivolto al futuro. Una preghiera che l'Occidente non americano, l'Europa, rivolge alla più grande, indispensabile e barcollante democrazia del mondo. Perché ritrovi, nella semplicità popolare delle proprie ballate, nella poetica popolare e debole delle sue "cover", la forza per non volare via nel vento dell'odio». Blowin' in the wind. Da leggere tutto.
Vittorio Zucconi, nel suo articolo su Repubblica, va oltre, aprendo nuove prospettive, più solide e attuali forse: «In questi giorni tristi nei quali l'America politica mostra al mondo il proprio volto peggiore, un Nobel strappa dalla penombra del tempo il suo volto migliore, quello della poetica e del sound che Bob Dylan incarna e di quell'America che avevamo tanto amato.» [Qui c'è la parte centrale del bellissimo articolo che vi consiglio di leggere e poi la conclusione:] «Il Nobel per la letteratura a Bob Dylan, che sfonda la sempre più friabile paratia di cartongesso fra cultura alta e cultura bassa, è un tributo nostalgico rivolto al futuro. Una preghiera che l'Occidente non americano, l'Europa, rivolge alla più grande, indispensabile e barcollante democrazia del mondo. Perché ritrovi, nella semplicità popolare delle proprie ballate, nella poetica popolare e debole delle sue "cover", la forza per non volare via nel vento dell'odio». Blowin' in the wind. Da leggere tutto.